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fosfatazioneHeavy Chemical Industrial Plant Night scene with details of mazework of pipes in twilight
Definizione di fosfatazione

La fosfatazione è un procedimento chimico con cui si modifica la superficie di un metallo per creare dei cristalli fosfatici al fine di sfruttarne le proprietà per aumentare la resistenza alla corrosione e agevolare l’adesione della verniciatura.
Il processo di fosfatazione crea protezione anticorrosiva, riduce i coefficienti di attrito, crea isolamento elettrico migliorando le caratteristiche estetiche dei pezzi sottoposti a lavorazione.
Questo processo è comunemente usato per leghe ferrose e per la
preparazione alla verniciatura dell’acciaio utilizzato dalle industrie automobilistiche, infatti alle scocche è richiesta una grandissima resistenza alla corrosione.
Questo processo si realizza con impianti a immersione o spruzzo integrati solitamente a quelli di sgrassaggio.
Il ciclo è molto complesso perché richiede sgrassaggio, fosfatazione e diversi passaggi di risciacquo, attivazione e passivazione. L’attivazione facilita una regolare distribuzione dei cristalli fosfatici, la passivazione elimina cristalli di tipo diverso che provocherebbero il distaccamento della vernice. L’ultima fase del procedimento è il risciacquo in acqua demineralizzata per scartare depositi di calcare.
Un impianto che possa effettuare questo procedimento chimico è molto complesso e richiede un grande investimento economico oltre alle spese per prodotti chimici, energia, acqua ed elettricità con abituale manutenzione e analisi dei bagni con eliminazione dei fanghi che si depositano nella vasca di fosfatazione e sgrassaggio.

I diversi tipi di fosfatazione.

Ci sono diversi tipi di fosfatazione: fosfatazione allo zinco, al manganese e la fosfatazione nera.
La prima è un trattamento per creare protezione dalla corrosione di ferro, ghisa e acciaio al carbonio secondo la normativa UNI ISO 9717.
Si ottiene un colore variabile dal grigio chiaro a scuro e implica un aumento di spessore fino a 12 micron in superficie a seconda del tipo di materiale e delle lavorazioni a cui è stato sottoposto.
Gli ultimi due passaggi della fosfatazione allo zinco sono l’oleatura per creare la migliore azione anticorrosiva e con l’asciugatura a secco.
La fosfatazione al manganese è un trattamento chimico volto alla lubrificazione di ferro, ghisa e acciaio al carbonio in accordo con la norma UNI ISO 9717. Il colore ottenuto va dal grigio chiaro al grigio scuro e provoca aumenti di spessore da 4 a 12 micron in base alle lavorazioni che ha subito il materiale.
Il trattamento termina con l’oleatura che, oltre all’azione lubrificante, indirettamente fa ottenere ottima resistenza alla corrosione.
Il trattamento della fosfatazione nera è come quella al manganese, ma si sceglie quando serve una colorazione più scura ed uniforme.
Anche questa comporta aumenti di spessore della superficie fino a 12 micron secondo il tipo di materiale e lavorazione.

La fosfatazione a vapore.

Il vapore è un ottimo conduttore in grado di portare in superficie vari prodotti chimici e permette anche fosfatazione e passivazione.
Il vapore saturo può essere usato nel trattamento delle superfici prima di effettuare la verniciatura o anche per fare trattamenti protettivi.
La fosfatazione a vapore quindi aumenta la resistenza a corrosione migliorando l’adesione della successiva verniciatura.
Quindi il vapore secco, otre ad avere una grande efficacia per pulizia e sgrassaggio è un buon conduttore dei prodotti fosfatanti e passivanti.
Perciò con una sola operazione si può preparare il pezzo per la fase di verniciatura
Questo significa che, con una unica operazione, l’operatore prepara completamente il pezzo per il ciclo di verniciatura.
Il classico procedimento di fosfatazione che sia a spruzzo o ad immersione
contempla diversi passaggi: pregrassaggio e sgrassaggio, lavaggio, attivazione e fosfatazione, poi lavaggio seguito da passivazione, di nuovo lavaggio ed infine risciacquo ed essiccazione.
Sono dieci operazioni che durano oltre 30 minuti causando un grande consumo di acqua ed energia per portare l’acqua a temperatura idonea.
Infine la fase di asciugatura a 140 gradi centigradi molto lenta e dispendiosa in termini di consumo energetico.
Il processo di fosfatazione a vapore consente di effettuare il ciclo intero in una sola operazione tramite dei generatori di vapore specifici con versione fosfatante con serbatoi supplementari per il prodotto e componenti appositi in acciaio inossidabile.

Di FA