banner accademia polacca

La MotoGP è il massimo campionato del motociclismo. Correrci è il sogno di tutti gli aspiranti piloti ma il percorso per arrivarci è lungo e pieno di difficoltà, tanto che non tutti, seppur dotati di grande talento, riescono a raggiungere il loro obiettivo. Chi ci riesce, invece, ha il dovere di provare a vincere e alcuni di loro non solo ci sono riusciti, ma si sono anche confermati in numerose altre occasioni.

La storia della categoria ha origine nel 1949, quando la Federazione Internazionale Motociclistica (FIM) istituì il campionato del mondo, il cosiddetto Motomondiale. Già allora era costituita da più classi come oggi, ma di classe regina ce n’è stata sempre una sola e agli inizi si chiamava 500.

Già all’epoca molti piloti si contraddistinsero per le loro doti andando forte in pista, nonostante il grado di sicurezza garantito era molto inferiore rispetto ad oggi. Addirittura, poi, gli stessi centauri potevano correre in una categoria e poi disputare anche le gare successive delle altre, mentre più recentemente è stata introdotta la regola secondo cui si può correre in un’unica classe, tant’è che le attuali Moto3 e Moto2 vengono sfruttate più per far crescere giovani piloti che un giorno, se tutto andrà bene, arriveranno a competere in MotoGP. E tra coloro che più si sono contraddistinti c’è Valentino Rossi che negli anni è diventato uno dei più vincenti della storia, anche se non il più vincente.

Il pesarese si è fermato a sette titoli iridati, non riuscendo ad agganciare un altro centauro nostrano in vetta alla classifica dei piloti più titolati di sempre della classe regina. Alcuni sono arrivati al termine di un campionato dominato. Altri, invece, hanno addirittura ribaltato i pronostici della vigilia, come ad esempio quelli di Betway Sports o portali simili. Vediamo quindi i piloti che formano l’albo d’oro della massima competizione su due ruote.

La classifica dei piloti più titolati della MotoGP

Partendo dal “basso”, ci sono tantissimi piloti che hanno impresso il loro nome nella leggenda vincendo un titolo della categoria maggiore. Tra loro ricordiamo il britannico Leslie Graham, campione nella prima stagione del Mondiale (1949), il ternano Libero Liberati, campione nel 1957 con la Gilera, e Gary Hocking dallo Zimbabwe, vincitore nel 1961 con la MV Agusta.

Poi, ancora Italia con Marco Lucchinelli e Franco Uncini. Il primo si laureò campione del mondo con la Suzuki nel 1981 e il secondo l’anno dopo sempre con la moto della Casa di Hamamatsu. Nel 1987 fu invece il turno di Wayne Gardner, che trionfò con la Honda, mentre nel 1993 toccò a Kevin Schwantz ancora una volta con la Suzuki.

Sempre a quota uno troviamo poi lo spagnolo Alex Crivillé, vincitore nel 1999 con la Honda, e Kenny Roberts Jr, che riportò la Suzuki sul tetto del mondo. Poi, avvicinandosi ai giorni nostri ancora di più, troviamo lo statunitense Nicky Hayden, campione con HRC nel 2006, Joan Mir nel 2020 di nuovo con Suzuki e Fabio Quartararo con la Yamaha nel 2021.

A quota due, invece, troviamo Francesco “Pecco” Bagnaia vincitore nel 2022 e nel 2023 con la Ducati. Con due titoli mondiali ci sono anche Umberto Masetti, che ebbe la meglio nella 500 sia nel 1950 che nel 1952, Phil Read (1973 e 1974 con MV Agusta), Barry Sheene (1976 e 1977 con Suzuki) e Freddy Spencer (1983 e 1985 con Honda). Decisamente più recenti, invece, i successi iridati di Casey Stoner, primo a riportare la Ducati davanti a tutti (nel 2007) e poi di nuovo campione con la Honda (nel 2011).

A ridosso della top five, in sesta posizione con tre titoli, ci sono tre piloti campioni con Yamaha: Kenny Roberts, padre di Kenny Roberts Jr e campione nel 1978, 1979 e 1980, Wayne Rainey, iridato anche lui tre anni consecutivamente (dal 1990 al 1992), e Jorge Lorenzo, vincitore nel 2010, 2012 e 2015.

Con quattro Mondiali in bacheca troviamo invece i britannici John Surtees, campione nel 1956 e tre anni di fila dal 1958 al 1960, Geoff Duke, vincitore nel 1951, 1953, 1954 e 1955 con la Gilera, e Mike Hailwood, con ben quattro successi di fila (dal 1962 al 1965), tutti con la MV Agusta così come lo stesso Surtees. Poi, Eddie Lawason, tra i migliori piloti degli anni Ottanta con i titoli del 1984, 1986, 1988 e 1989 (i primi tre con Yamaha e l’ultimo con Honda).

Solo con cinque c’è un altro statunitense, Mick Doohan, fenomeno vero in grado di conquistare tutti i suoi titoli in altrettante stagioni (dal 1994 al 1998) sempre con Honda.

Ad aprire il podio troviamo un campione contemporaneo, lo spagnolo Marc Marquez, vincitore di sei titoli nella classe regina tutti con HRC. Appena davanti c’è invece il nostro Valentino Rossi, ultimo pilota a vincere nella 500 e poi in grado di ripetersi anche in MotoGP. Alla fine ne vincerà sette in totale, tre con la Honda e quattro con la Yamaha.

Davanti a tutti, però, c’è il grande Giacomo Agostini, detentore del record per il maggior numero di titoli della massima categoria (con otto) e di tutto il Motomondiale (dieci).