banner accademia polacca
tappe-alimentazione

L’alimentazione nella fase infantile è qualcosa di molto importante per il benessere dei più piccoli. Bisogna ben conoscere le varie tappe dell’alimentazione che partono dai 0 e arrivano ai 12 mesi: proprio in questa fase è bene garantire un supporto nutritivo valido. Ecco tutto quello che occorre sapere e qualche indicazione che sarà sicuramente utile per i genitori.

Alimentazione immediatamente dopo la nascita

La prima cosa che è bene evidenziare è che il primo nutrimento per un bambino appena nato non può che essere il colostro. Si tratta di un prodotto del seno materno che è fondamentale per fare in modo che il piccolo possa avere le giuste energie fisiologiche. Oltre a garantire un nutrimento consistenze e di grandissima importanza per svariate funzionalità.

Il colostro è molto importante per i neonati fin dalle prime ore di vita: questo perché si tratta di una sostanza secreta direttamente dalla madre e che contiene un elevato apporto di sali minerali e vitamine, oltre che di grassi, lattosio e tutta una serie di fattori di crescita. In questo modo sarà possibile garantire un’idonea crescita delle ossa, oltre che un funzionamento migliore del sistema immunitario. È un alimento fondamentale per il neonato nelle prime ore di vita.

Dopo due-cinque giorni circa, il colostro tende a trasformarsi in un latte di transizione: questo non è altro che una miscela di colostro, per l’appunto, e latte maturo. Anche se contiene una concentrazione inferiore di proteine e sali minerali. Dopo una decina di giorni diventerà definitivamente latte maturo, più ricco anche di grassi benefici per il piccolo.

Alimentazione tra 0 e 5 mesi

In questa fase di vita il bimbo predilige un’alimentazione a base di latte che può essere materno o anche in formula. D’altronde, l’organismo del bambino non è in grado di assimilare altri tipi di cibi. Il latte materno è qualcosa di “perfetto” per un organismo appena nato: oltre a tutta una serie di nutrienti, contiene zuccheri, acqua, amminoacidi essenziali e cellule immunitarie.

Infatti, proprio grazie al latte materno riesce a costruire la prima linea difensiva del suo organismo nei confronti di agenti patogeni e potenzialmente pericolosi. La composizione del latte materno cambia nel tempo per poter assecondare i bisogni nutrizionali del piccolo nel corso della sua crescita. Se non c’è latte materno, il latte in formula tipo 1 è quello migliore dato che contiene tutte le sostanze nutritive necessarie.

Tra 6 e 12 mesi: i consigli

Intorno al sesto mese arriva quella che è la fase dello svezzamento, ovvero quella in cui il bambino inizia ad assaporare anche altri tipi di alimenti. Questo avviene poiché il sistema renale e quello gastrointestinale sono in grado di metabolizzare alimenti più solidi e di consistenza diversa da quella liquida. Il che vuol dire poter provare pappe e omogeneizzati di vario genere anche con sapori differenti. Col passare del tempo, giungendo al mese 10-12, si può dire che l’alimentazione del bambino tende gradualmente ad assomigliare molto a quella dei più grandi.

Questo vuol dire poter scegliere tra una lunga serie di alimenti che permetteranno anche di fargli assaporare gusti diversi. Un’ottima possibilità per variare la sua dieta e fare in modo che non si abbia un regime alimentare abbastanza statico. Qualche novità è sempre meglio introdurla, prediligendo comunque alimenti freschi e dando la giusta rilevanza a frutta e verdura di stagione. Questi sono cibi completi e che possono dare un ottimo apporto di nutrienti al bambino che finirà per amarli e mangiarli anche quando sarà più grande e autonomo.

Di Silvia