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Non c’è alcun dubbio che le arti marziali miste siano una delle discipline più in voga del momento. Se fino a qualche anno fa i campioni che si affrontavano nella gabbia senza esclusioni di colpi erano conosciuti soltanto dagli addetti ai lavori e da una ristretta cerchia di appassionati, oggi personaggi come Conor McGregor e Khabib Nurmagomedov (solo per citarne due tra i più famosi) sono delle autentiche superstar dello sport e possono aspirare a cachet milionari che non hanno nulla da invidiare ai campioni più riconosciuti del pugilato e di altri sport molto seguiti e spettacolari.

Vi era un tempo in cui un incontro tra Royce Gracie e Ken Shamrok (due mostri sacri delle MMA, pionieri della disciplina) valeva poche migliaia di dollari e in palio vi era piuttosto il prestigio della propria disciplina rispetto a quella degli altri marzialisti in lizza per la cintura (all’epoca non c’erano neanche classi di peso e si combatteva senza guantini). Oggi invece ad esempio un incontro tra Floyd “Money” Mayweather (il pluricampione di pugilato) e Conor McGregor (pluricampione di MMA) può valere milioni di dollari (entrambi gli atleti si sono intascati borse milionarie nell’ultima celebre sfida targata 26 agosto 2017), le card più prestigiose dell’UFC portano cachet stellari agli atleti che si affrontano sull’ottagono, mentre la crescente popolarità di questa disciplina è dimostrata non soltanto dal pubblico sempre maggiore e sempre più attento ai risultati dei tornei su scala nazionale e internazionale.
Anche i media infatti hanno iniziato ad includere nei loro palinsesti i combattimenti dell’UFC e di altri campionati di arti marziali miste come l’Oktagon, l’Elite XC e il Bellator mentre anche a livello di sponsorizzazione, rispetto ai primi anni di diffusione delle MMA, la situazione è nettamente migliorata come dimostra ad esempio la partnership ufficiale tra l’UFC e PokerStars. Una joint venture che ha portato prestigio reciproco ad entrambe le aziende e che risulta un’importante cartina di tornasole per comprendere la popolarità di questa disciplina.

In Italia le palestre dove si pratica questo mix di arti marziali sono sempre più frequentate e il successo di questo sport è dimostrato anche dai numerosi campioni che difendono il tricolore nei più importanti circuiti internazionali come Alessio “Manzo” Di Chirico, recentemente battuto al suo terzo incontro di UFC a seguito di un verdetto discusso contro lo statunitense Kevin Holland, come Alessio Sakara – già tra i pionieri italiani della gabbia oggi nella fase discendente della sua carriera – o come Danilo Belluardo, il fighter siciliano che ha debuttato appena qualche giorno fa in UFC uscendo purtroppo sconfitto contro lo spagnolo Joel Alvarez.

In molti credono che le MMA siano uno sport appannaggio di atleti di altissimo spessore, ma sono in realtà un’ottima soluzione per restare in forma divertendosi e imparando a prendere confidenza con il proprio “arsenale” difensivo anche per sportivi alle prime armi. Innanzitutto le MMA aiutano a superare la paura del contatto fisico e insegnano ad incassare al meglio i colpi e a subire situazioni di stress derivate da sessioni di combattimento corpo a corpo. Una “palestra” decisamente utile nel combattimento da strada e in situazione dove è necessario avere un background di autodifesa e tempi di reazione veloci. Tuttavia anche a livello puramente fisico i risultati possono essere davvero eccezionali. I moderni guerrieri affrontano infatti diversi tipo di combattimento. Si passa dallo striking, ovvero dal combattimento a lunga distanza con tecniche di karate, kick boxing, muay thay e pugilato che comprendono calci, pugni, ginocchiate e gomitate (le testate della boxe birmana sono vietate) a tecniche da media a corta distanza con un substrato di tecniche che toccano il Judo, il Sambo, il Wrestling, la lotta greco-romana e olimpica (proiezioni e sbilanciamenti), arrivando sino alla lotta a terra incentrata sul grappling e sul brazilian ju jitsu, con tecniche di soffocamento, dislocazione degli arti, compressioni muscolari e blocchi degli avversari.

Allenarsi in questi tipi differenti di combattimento a più livelli e a diverse distanze è stimolante per il corpo sia a livello aerobico che anaerobico, e non c’è dunque da stupirsi che i migliori atleti di MMA siano capaci di alzare carichi da powerlifter o di avere resistenza ed endurance da quattrocentometristi.
Un altro aspetto da non sottovalutare sono le minori ripercussioni derivate dai colpi sul cranio. Sembrerà strano ma a livello celebrale le MMA rappresentano un rischio minore rispetto al pugilato. Gli allenamenti a livello agonistico prevedono infatti l’uso di guantini rinforzati da 4 once e proprio l’imbottitura minore protegge il cervello dai continui microtraumi derivati da guanti con un peso maggiore (quelli d’allenamento da palestra del pugilato variano dalle 12 alle 18 once). In poche parole subire un colpo da KO con i guantini da MMA è paradossalmente meno deteriorante per i tessuti celebrali rispetto a tanti colpi attutiti subiti con i guantoni da Boxe.

Ad ogni modo chi vorrà allenarsi da professionista sperimenterà un panorama molto vasto che comprenderà non solo sessioni di lotta e magari riprese di guanti ma anche numerosi esercizi che spaziano dai classici fondamentali della pesistica (panca, stacchi, squat) a estenuanti sessioni di HIIT, passando per esercizi focalizzati sull’equilibrio e sulla stimolazione del SNC, non disdegnando corsa e pliometria. Un sistema di allenamento completo e davvero divertente che consentirà sia ai professionisti che agli amatori di mantenersi in forma senza sottovalutare nessun aspetto dell’allenamento.

Forse non tutti sanno che l’MMA è anche uno dei sistemi più consigliati per perdere peso. L’estate è ormai arrivata e forse iscriversi in palestra adesso potrebbe essere controproducente visto l’ondata di calore che ha travolto l’Europa. Tuttavia, considerazioni climatiche a parte, gli individui in sovrappeso trarranno senz’altro beneficio dalla frequentazione di un corso di arti marziali miste. Un’ora di allenamento può bruciare infatti dalle 700 alle 1000 calorie, un sistema perfetto per lavorare sulla linea, soprattutto se accompagnato da una dieta sana e bilanciata. Questa disciplina è naturalmente utile anche alle donne che oltre a rassodare i propri muscoli e mantenersi in forma possono acquistare maggiore sicurezza di sé (indispensabile in situazioni di pericolo) e guadagnare tutta quell’autostima determinante nelle sfide di tutti i giorni.