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La robotica degli sciami, comunemente indicata con il termine inglese Swarm Robotics, è lo studio di come riuscire a coordinare grandi gruppi di robot simultaneamente.

Questa azione di coordinamento è parecchio difficile da compiere ma, nonostante ciò, può essere utilizzata per una miriade di progetti e attività.

Si tratta di una branca della robotica e viene definita “degli sciami” poiché si ha un preciso nesso logico con le società di insetti a cui, appunto, essa si ispira.

Grazie allo staff di Tech4Future andremo a comprendere da dove deriva il termine Swarm Robotics, analizzeremo gli aspetti positivi e negativi di questa invenzione ed, inoltre, capiremo meglio dove è possibile l’implementazione di questa nuovissima, e molto particolare, branca della robotica.

Da dove deriva il concetto di Swarm Robotics?

La robotica degli sciami deriva da un aspetto più grande; infatti, questo termine prende il nome dall’intelligenza degli sciami, detta anche Swarm Intelligence.
Si tratta di un concetto che è stato coniato nel 1988 da Gerardo Beni, importante pedagogista e professore di elettrotecnica, con l’ausilio di altri due importanti studiosi, Susan Hackwood e Jing Wang.

La nascita della Swarm Intelligence parte dal presupposto che ogni individuo dispone di capacità limitate. L’intelligenza artificiale si pone come obiettivo la rimozione di queste “limitazioni” per poter svolgere qualsiasi compito senza incorrere in eventuali problematiche.

L’applicazione di questo concetto è vario, dalle telecomunicazioni e dalla distribuzione dell’energia elettrica fino, appunto, alla robotica.

Quali prospettive ha l’utilizzo della Swarm Robotics?

Le applicazioni future di questa branca della robotica sono veramente numerose sia a livello lavorativo che a scopo sanitario e di soccorso.

In campo occupazionale è possibile affermare che una serie di robot, settati in modo da svolgere un determinato gesto all’infinito, siano sicuramente più efficienti di un individuo umano.

Questa applicazione ha aspetti sia positivi che, ovviamente, negativi.

Da un lato si ha la possibilità di massimizzare la produzione e, di conseguenza, aumentare i proventi rimuovendo anche i costi per gli stipendi mensili di operai e dipendenti.

Dall’altra parte, invece, si ha un elevato costo per l’acquisizione dei robot e, soprattutto, si ha una vera e propria rimozione del personale e del fattore umano e sociale che, solitamente, contraddistingue ogni luogo di lavoro e ogni azienda.

Inoltre, gli androidi possono essere utilizzati anche per azioni di estrazione o per diverse attività di natura agricola.

A livello sanitario, invece, l’implementazione della robotica degli sciami può essere importantissima e veramente determinante.

I robot possono essere utilizzati per operazioni di soccorso gravi dove l’uomo è impossibilitato ad operare a causa delle condizioni disastrose nelle quali ci si trova, come incendi o frane; gli automi, infatti, possono raggiungere qualsiasi luogo e comprendere, mediante utilizzo di sensori e raggi infrarossi, se vi sono individui ancora in vita e dove essi si trovano precisamente così da intervenire nell’immediato.

Per ricapitolare, la robotica degli sciami ha varie prospettive future in diversi campi e comporta, come ogni cosa, la nascita di aspetti sia positivi che negativi che devono essere bilanciati per comprendere al meglio quale siano le azioni migliori da poter e dover fare.