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Quando si pensa a come illuminare la propria abitazione, sono almeno tre i fattori a cui si deve fare riferimento per essere certi di compiere la scelta giusta: le dimensioni dei locali, i loro colori e la loro destinazione d’uso. A proposito di quest’ultimo parametro, è indispensabile pensare alle varie attività che dovranno essere svolte negli ambienti da illuminare. In un corridoio o in un ingresso, per esempio, si può optare per un’illuminazione piuttosto forte: un lampadario è la soluzione più indicata.

Il soggiorno e la cucina

Le applique moderne costituiscono un’idea eccellente, invece, per il soggiorno e la cucina. In alcune circostanze potrebbe essere utile separare il soggiorno dall’ingresso ricorrendo a una struttura in cartongesso con la quale abbassare il soffitto: questo accorgimento permette di ottenere due zone distinte in un ambiente solo, facendo in modo che siano entrambe ben illuminate. Per quel che riguarda la cucina, è evidente il motivo per il quale è necessaria la migliore illuminazione possibile: per tagliare, impastare, mescolare, tritare e così via occorre quanta più luce si possa desiderare, purché ben dosata. Al di là della classica luce centrale, pertanto, è consigliabile fare affidamento a dispositivi di illuminazione da collocare sotto i pensili, così che i piani di lavoro siano illuminati alla perfezione. Per quanto concerne il tavolo, se presente, va più che bene una luce diretta: per evitare effetti fastidiosi o ombre poco piacevoli, il suggerimento è quello di optare per una distanza di 60 centimetri.

Sul catalogo di www.lampadaribartalini.it si possono scoprire tutte le qualità dei lampadari Bartalini, perfetti – tra l’altro – per garantire l’illuminazione di un soggiorno. In questo ambiente della casa si ha a che fare con aree diverse, e quindi con una molteplicità di punti luce, da differenziare a seconda delle attività che si svolgono: la lettura di un libro, il relax davanti alla tv, un tè con gli amici, e così via.

La camera da letto

Passando alla camera da letto, gli esperti raccomandano di prendere in considerazione non meno di tre punti luce: ovviamente la luce centrale, destinata a illuminare tutta la stanza, a cui si devono aggiungere due luci per i comodini. Un’idea particolare, ma da non sottovalutare, è quella che prevede di illuminare anche l’armadio: per esempio, con un sistema di faretti esterno, oppure con delle luci a led integrate dentro il mobile. In più, nel caso in cui sia presente un cassettone dotato di specchio, si può valutare l’opportunità di illuminare anche tale superficie. Non farà certo male un punto luce supplementare, sia per le occasioni in cui ci si specchia, sia – semplicemente – per creare una piacevole atmosfera.

Il bagno

Infine, ultimo per ordine di apparizione ma non per importanza, ecco il bagno, per il quale dovrebbe essere prediletto un plafone come luce centrale. Soprattutto nel caso in cui questo ambiente sia di piccole dimensioni, è bene puntare su una luce capace di farlo apparire luminoso al massimo. Da non dimenticare lo specchio: ai suoi lati possono essere installate delle applique orientate, ma in alternativa sono pratici anche dei faretti da montare sopra.