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Conosciuto anche con il nome di waterjet, quello del taglio ad acqua è un processo che garantisce molteplici vantaggi, a cominciare dall’incremento del livello di efficienza e dalla riduzione dei costi. La tecnologia di questo processo si basa sull’impiego di pompe a pressioni comprese tra i 60mila e i 94mila psi. L’acqua pressurata porta alla testa di taglio per mezzo di un impianto idraulico a ultrasuoni. A questo punto l’acqua genera un flusso di acqua supersonica. I waterjet tagliano grazie alla velocità, e non con pressione.

I benefici

La versatilità è senza dubbio uno degli aspetti più importanti del taglio ad acqua, un processo che si fa apprezzare anche per la sua versatilità. Si tratta, non a caso, di un processo che può essere impiegato per una grande varietà di applicazioni e che può prendere il posto di tecnologie differenti come il laser o la fresatura, in alcuni casi andando anche a integrarle. Per il taglio a getto d’acqua non vengono impiegati liquidi o gas nocivi, e in più si ha la certezza di non avere a che fare con vapori o materiali pericolosi. Il processo è altamente produttivo, e grazie al waterjet abrasivo il materiale viene rimosso in maniera differente rispetto a quel che avviene con altri processi. La velocità è molto alta, in virtù di un processo di erosione supersonica.

Come funziona

La punta di un granello di sabbia permette di rimuovere una minima quantità di materiale; la sua velocità è tanto elevata che il calore non ha il tempo di arrivare al materiale tagliato. Nel corso del tempo, le tecniche di taglio acqua si sono evolute, con lo sviluppo di macchine sempre più innovative e all’avanguardia. Il cosiddetto taglio in qualità assicura una rifinitura ottimale del materiale; vi si ricorre, per esempio, per i cancelli o per le insegne, dove è necessario che le finiture siano visibili. Marchi importanti scelgono tale soluzione che ha il pregio di coniugare la perfezione strutturale e quella visiva.

Il taglio in produzione e il taglio in separazione

C’è, poi, il taglio in produzione, che prevede di lavorare con una tecnica diversa, caratterizzata da una precisione minore delle rifiniture. Si nota la differenza, per la trama della finitura che può essere non ben levigata ma un po’ rigata. Infine, vale la pena di citare il taglio in separazione, che può essere descritto come la procedura meno raffinata; la si sceglie se si ha la necessità di intagliare un materiale destinato a essere inserito in supporti di marmo. La lama, dopo essere passata, lascia una traccia all’interno del materiale intagliato, che si caratterizza per lievi increspature o piccole righe.

A chi rivolgersi

Grazie alla sua notevole adattabilità, quella del taglio ad acqua è una tecnica che viene adoperata in numerosi contesti: nel settore della carta, in quello tessile, in quello del legno, ma anche in ambito civile, aerospaziale e industriale. È una tecnologia innovativa utilizzata anche nelle industrie automobilistiche e alimentari. Lama Waterjet è l’azienda a cui rivolgersi in questo ambito, grazie a oltre 30 anni di esperienza maturata nel comparto della lavorazione della lamiera e attualmente dedicata in modo particolare al taglio con getto d’acqua. Gli specialisti di Lama sono in grado di tagliare un ampio assortimento di materiali fino a 25 centimetri di spessore. Ciò è possibile grazie all’impiego di macchine che permettono di realizzare tagli inclinati fino a 60 gradi o perpendicolari. I clienti possono contare sulla professionalità di un ufficio tecnico che ha la capacità di elaborare file di tutti i formati in tempi rapidi e con la massima competenza.