È proprio il caso di dire che, qualche tempo fa, a causa di una sgradevole disavventura economica, lanciai un “S.O.S.”al quale subito rispose in mio aiuto una banca che mi mise a disposizione un conto corrente.
Certamente ciò può rappresentare per Voi un normalissimo procedimento da parte di un istituto bancario, ma desidero informarvi che io risultavo, in quel periodo, essere un protestato.
I protestati molto spesso sono identificati e segnalati quali “cattivi pagatori” dalla maggior parte degli istituti bancari e non possono più avere un conto corrente o essere possessori di una carta di debito.
Protestati: chi sono e quando ci si diventa
Si diventa protestati quando non si è stati in grado di onorare il pagamento di un debito sotto forma di titolo di credito. Il protestato è colui che è iscritto al registro dei protesti, proprio per il mancato pagamento dei titoli di credito.
Quando si emette una cambiale, ovvero un assegno a favore di un terzo, al momento della scadenza il terzo presenta il titolo per incassarlo, laddove il pagamento venga rifiutato, il creditore è autorizzato a procedere nei confronti del debitore ed agisce appunto in questo modo con l’atto di protesto. Bisogna notare attentamente che non importa il motivo per rifiuto del pagamento, e nel momento in cui la banca rifiuta di pagare un assegno o una cambiale, o comunque un titolo di credito, che è stato consegnato ad un terzo dal debitore, quest’ultimo è passibile di essere protestato.
Conti Opera Service è un’azienda che apre conti correnti per protestati: se hai questa necessità rivolgiti loro.
L’atto di protesto ed altri consigli utili
L’atto di protesto ha lo stesso valore di un decreto ingiuntivo poiché redatto con la medesima forma di un atto pubblico.
L’assegno o la cambiale protestati sono anche un titolo esecutivo, sulla base del quale si può esercitare un’azione esecutiva per pignorare beni o crediti del debitore e rivalersi su di essi. Quest’atto viene registrato nel registro informatico dei protesti alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura.
L’assegno bancario, sia esso circolare o postale, il vaglia contenente una forma di pagamento intesa come promessa di pagamento futuro e la cambiale, che è invece contiene un ordine di pagamento, rappresentano i titoli di credito per i quali, a causa dell’insolvenza degli stessi, si diventa un soggetto protestato.
Il creditore, al termine della procedura di protesto, richiede all’Ufficiale Giudiziario di constatare il mancato pagamento (o la mancata accettazione di pagamento). La pubblicazione del nome del debitore nell’Elenco Ufficiale dei Protesti ha luogo in genere nei dieci giorni successivi alla trasmissione dell’atto pubblico al Presidente della Camera di Commercio.
Per ragioni pratiche, e per dare la possibilità al debitore di evitare di essere protestato laddove il mancato pagamento fosse dovuto a situazioni a lui non imputabili, viene data la possibilità al debitore di pagare anche per mezzo del Pubblico Ufficiale che si reca al suo domicilio. Se anche in quest’occasione il debitore non adempie, allora l’atto di protesto diviene ufficiale e il soggetto viene iscritto al registro dei protestati.
Il registro dei protestati è un pubblico registro, depositato alla Camera di Commercio della zona di residenza, contenete il nome della persona fisica o della azienda ritenuta insolvente e quindi protestata.
Il registro dei protestai e’ di natura pubblica e permette a chiunque lo desideri, di informarsi preventivamente circa l’affidabilità o meno di una una persona fisica o di una azienda. Anche le banche consultano periodicamente tale registro e, per cosi dire, non instaurano nessun tipo di rapporto con il protestato.
Fortunatamente esistono queste società
Fortunatamente esistono società ed enti bancari che corrono in aiuto ai protestati, permettendo loro di aprire un conto corrente e di usufruire di tutti i servizi e le agevolazioni ad esso connesse.