La tecnologia della poliurea prevede un’applicazione a spruzzo che viene garantita dall’uso di pompe elettromeccaniche bi-mixer. È soprattutto nel campo dei rivestimenti protettivi che viene impiegato questo materiale, ideale per i manufatti edili e industriali e in grado di garantire prestazioni al top per le impermeabilizzazioni. La storia della poliurea è piuttosto recente, visto che lo sviluppo e la commercializzazione dei primi prodotti risalgono agli ultimi negli anni Ottanta: tutto iniziò negli Stati Uniti, ma ben presto la diffusione della tecnologia ha coinvolto il resto del mondo e in particolare il continente asiatico, dove è stata registrata una crescita molto significativa a partire dalla seconda metà degli anni Novanta.

I benefici offerti dalla poliurea

Agli inizi la poliurea è stata adottata come strato protettivo per prevenire la corrosione di materiali come i metalli e i cementi, mentre nel continente europeo sono stati numerosi gli utilizzi scelti nel settore industriale ed edile. Questo elastomero viene ricavato chimicamente attraverso la reazione di poliaddizione di miscele di ammine o di un’ammina polifunzionale con un isocianato aromatico o alifatico o un prepolimero isocianico.

Perché scegliere Poliurea Italia

Se si decide di approfittare dei vantaggi offerti dalla poliurea e dalla sua applicazione, è consigliabile fare riferimento alla professionalità e alla competenza di Poliurea Italia, azienda che annovera tra i propri clienti big del calibro di Fini Ristorazione, Gruppo Metro Cash and Carry o Porto di Trieste.

Incapsulare l’eternit

La poliurea può essere utilizzata con successo per l’incapsulamento amianto, e si rivela quindi un prezioso punto di riferimento per tutti coloro che hanno la necessità di provvedere alla bonifica da eternit. La soluzione che viene offerta dalla poliurea non solo è ecologica, ma presuppone anche un costo ridotto e ha il pregio di essere semplice. Si tratta, in particolare, di ricorrere alla poliurea a spruzzo, che permette di evitare le grosse spese che in generale dovrebbero essere affrontate, non solo per motivi procedurali ma anche per la necessità di adottare delle misure di sicurezza ad hoc, per la rimozione dell’amianto e il suo smaltimento. Usando la poliurea a spruzzo, invece, si ha la possibilità di mettere in sicurezza tutte le coperture in cui è presente l’amianto nel giro di breve tempo, senza che vi sia la necessità di interventi invasivi e – ciò che più conta – con una spesa minima.

La procedura

Prima di tutto viene applicato uno strato di poliuretano espanso, grazie a cui è possibile inglobare in maniera definitiva le fibre pericolose di amianto. Lo scopo è quello di dare vita a un rivestimento monolitico, senza ponti termici e isolante: in questo modo si può contrastare la dispersione delle fibre di amianto, e in più si ha a disposizione una copertura coibentante per il tetto. Dopodiché, la poliurea a spruzzo garantisce l’isolamento dell’eternit, ed è così che la struttura può essere protetta e soprattutto diventare impermeabile.

Perché scegliere la poliurea

Se si decide di incapsulare l’eternit usando la poliurea si ha la possibilità di generare un rivestimento molto longevo, capace di contrastare la dispersione delle fibre di amianto. Un altro vantaggio di non poco conto è rappresentato dalla resistenza alle basse e alle alte temperature. Ma non è tutto, perché con una procedura di questo tipo il tetto viene impermeabilizzato. Un ulteriore vantaggio che merita di essere preso in considerazione ha a che fare con la facilità di applicazione, evidente anche in presenza di superfici molto impegnative. I costi per la manodopera necessaria per lo smaltimento vengono abbattuti, e questo non è certo un aspetto da trascurare nella valutazione complessiva.