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I trattamenti PVD sono una tecnologia di alto livello che sta conquistando numerosi settori. Qual è la differenza con la cromatura galvanica? Partiamo dalle basi PVD è l’acronimo di Physical Vapour Deposition. Si tratta di riporti metallici sotto forma di un sottilissimo film. Gli spessori vanno da pochissimi decimi di micron sino ad arrivare a valori molto più importanti in base alle esigenze. I riporti vengono depositati tramite delle tecnologie innovative con risultati stupefacenti. 

Trattamenti PVD: cosa sono e i vantaggi 

Nati per l’applicazione nel settore bellico, i trattamenti PVD con il tempo hanno conquistato moltissimi campi differenti, rappresentando un’alternativa valida alle tecniche più comuni di finitura, ad esempio quella galvanica.

Si parte da varie tipologie di substrato (ossia il materiale che compone l’oggetto che si vuole rivestire) come zama, ottone, alluminio, acciaio o titanio, arrivando alla plastica, al vetro/cristallo, alla ceramica, alla fibra di carbonio. Vengono dunque depositati diversi materiali alcuni dei quali sono zirconio (Zr); titanio (Ti); cromo (Cr); titanio-alluminio (TiAl); alluminio-titanio (AlTi); alluminio-cromo (AlCr), miscelata con gas tecnici come azoto (N), Ossigeno (O2), Acetilene (C2H2) e Metano (CH4).

Applicazioni sono sia decorative che tecniche. Consentono di ottenere delle durezze superficiali che sono molto elevate (HV > 1800), ma anche resistenza alla nebbia salina, alla corrosione e all’aggressione da agenti atmosferici. Consente inoltre di ottenere varie tipologie di colorazioni, totale assenza all’impatto ambientale e atossicità. I campi di applicazione sono decorativo e tecnico. 

Cromatura galvanica: cos’è e caratteristiche

La cromatura galvanica è un rivestimento di cromo applicato su un manufatto che può essere in acciaio, in ferro oppure in plastica per un motivo estetico oppure funzionale. 

Esistono differenti processi di cromatura:

Cromatura di cromo esavalente – La deposizione del cromo avviene per via elettrolitica ed ha un largo impiego. Si tratta di una soluzione con cromo esavalente, ma per via della sua tossicità sono stati sviluppati dei processi alternativi ecocompatibili con cromo trivalente che permette di ridurre al massimo le varie problematiche igieniche e ambientali.

Cromatura di cromo trivalente – La deposizione del cromo trivalente, conosciuta anche come tricromo è un’alternativa valida per applicazioni decorative oppure per impieghi dove non sono richiesti degli spessori di cromo che sono superiori al micron.

La cromatura si può effettuare in diversi modi:

  • Cromatura a caldo
  • Cromatura a freddo
  • Procedimento galvanico (Cromatura galvanica)
  • Cromatura a spessore
  • Cromatura flash.

Trattamento PVD: a chi rivolgersi 

Come ottenere un ottimo trattamento PVD? Rivolgendosi ai migliori professionisti del settore come PVD Technologies esperti in trattamenti PVD a Brescia. “Siamo una piccola realtà dedicata ai rivestimenti in PVD, specializzati nelle finiture decorative conto terzi – raccontano -. Lavoriamo su oggetti di diverse forme, dimensioni e materiale per qualsiasi settore dove si renda necessario un trattamento della superficie di qualità, in alternativa alle comuni finiture tradizionalmente in uso (galvaniche, verniciature, metallizzazioni, ecc)”.

“Qualità, flessibilità, servizio ma soprattutto disponibilità nei confronti del cliente sono i nostri punti di forza insieme alla possibilità di poter gestire piccoli lotti, arrivando a lavorare anche un singolo pezzo. Lavoriamo differenti tipologie di articoli spaziando in alcuni settori tra: maniglieria, rubinetteria, orologeria ed oreficeria, occhialeria, moda e gioielleria, arredamento per esterni ed interni, citofoniere e targhe, articoli per la casa e per la tavola, nautica, medicale, automotive e motociclistico. Nel 2006 abbiamo deciso di metterci in gioco unendo le esperienze lavorative intraprese fino a quel momento per metterle a disposizione di chi era alla ricerca di un servizio più personalizzato nel mercato delle finiture delle superfici che fino a quel momento non c’era”.

Di Silvia