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La meditazione è un processo molto intimo e delicato che spesso viene erroneamente considerato come un esercizio semplice e dai risultati immediati, ma che nella maggior parte dei casi richiede una consapevolezza di noi stessi che subentra con il passare del tempo.

Ma come ci si può avvicinare a questo mondo, e come possiamo prepararci al meglio al fine di disporre di un ottimo livello di concentrazione.

Come prepararsi alla meditazione

Un valido aiuto viene dalle tecniche messe in atto dal noto medico indiano, nonché autore di numerosi libri, Deepak Chopra.

Egli afferma che si può meditare in vari modi e non in un’unica posizione; si può iniziare sedendosi sul divano o appoggiando la schiena ad una parete in quanto è importante mantenerla sempre dritta.

In questo modo, l’aria può circolare liberamente all’interno del corpo e dobbiamo immaginarci come una porta che ne consente il passaggio.

I muscoli della schiena sono quelli che vengono maggiormente sollecitati e quindi per trovare un modo per alleggerire la tensione è utile ricorrere al cuscino della meditazione noto come zafu.

Anche la posizione delle gambe si rivela essere utile: non è fondamentale tenerle incrociate ma si può meditare anche stando comodamente seduti.

Attenzione a non perdere la cognizione del tempo

Bisogna procurarsi qualcosa in grado di quantificare il tempo come una sveglia, in quanto il suono di questo timer andrà a chiudere l’esercizio e instaurerà un senso di gratificazione dato dall’aver portato a termine il compito.

Questo può essere molto utile in quanto vedere il raggiungimento di alcuni scopi può aumentare il desiderio di proseguire il progetto stesso.

La meditazione a piccoli passi

Esistono vari tipi di meditazione.

Si può meditare anche solo camminando infatti, ma bisogna avvalersi di tre concezioni che possono essere utilizzate in ogni campo.

Esse sono:

  • il rilassamento;
  • la concentrazione sul respiro;
  • il conteggio dei respiri prolungato nel tempo.

Tutto comincia andandoci a sedere in un luogo di nostra scelta.

Assumiamo una posizione comoda e iniziamo ad inspirare ondeggiando a destra e a sinistra, per trovare la posizione verticale più adatta alla nostra spina dorsale.

Si può stabilire un contatto tra le mani che servirà a riportare la mente indietro.

Chiudere gli occhi non è necessario però può aiutare la concentrazione soprattutto in una casa piena di oggetti che potrebbero procurare distrazione.

Si può tenere la lingua contro il palato per evitare una produzione eccessiva di saliva.

Tecniche di meditazione

Bisogna iniziare a concentrarsi sulla zona che è in contatto col cuscino e con il mondo esterno, ascoltando le sensazioni senza agire ma andando a rilassare i muscoli di questa zona per poi passare a quelle vicine.

Si può anche iniziare dalla testa sempre ascoltando le proprie sensazioni, per poi scendere per le braccia e le mani fino ad arrivare ai piedi concentrandoci sull’aria che respiriamo e che facciamo entrare dentro di noi ossigenando il sangue in ogni zona del corpo.

Inspirando ed espirando si instaura un ritmo che farà sì che non ci sia più bisogno di contare e successivamente si arriverà a riprendere coscienza di tutte le parti del corpo.

La meditazione deve diventare un rituale quotidiano e l’importante è godere di un momento tranquillo da riservare a sé stessi.

Imparare a concentrarci sulla nostra persona, può aiutarci nel cogliere dei consigli per superare le difficoltà e poter stabilire un rapporto di pace con noi stessi e con gli altri.

Di Silvia