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Seducente, misterioso, sacro, unico e indispensabile il profumo è un piacevole accessorio di cui è impossibile fare a meno. Tratto distintivo di ogni persona, uomo o donna che sia, evoca piacevoli emozioni suscitandone di nuove.

Sempre giovane e attuale, il profumo in realtà vanta origini antichissime, risalenti addirittura a 7000 anni fa, occupando delle posizioni di rilievo sia nelle pratiche religiose che nell’arte profana della seduzione.

Il profumo nella storia

Le origini del profumo si perdono nella notte dei tempi. Pare che l’Oriente ne sia stata la culla e che il primo profumiere noto fosse Tapputi, di cui si ha testimonianza in una tavoletta del secondo millennio a.C. Gli antichi Egizi erano consumatori assidui di essenze profumate, balsami ed unguenti, realizzati dalla distillazione di fiori, olio e calamo, utili per purificare corpo e mente. Divenuto nel tempo un bene prezioso, il profumo veniva donato ai sovrani amici.

Il popolo attribuiva alle fragranze poteri sacri. Bruciate in onore delle divinità, servivano a fare da tramite alle aspirazioni umane nell’aldilà e ad attirare le grazie divine. Il fumo odoroso (da qui il termine profumo) elevato al cielo, inoltre, era considerato un mezzo per poter comunicare con le persone care scomparse e inviare loro dei messaggi.

Lentamente il profumo acquisiva usi differenti, rivelandosi indispensabile per debellare le malattie, allontanare le epidemie e la peste. Nei rituali religiosi veniva utilizzato per la perfetta conservazione dei corpi dopo la morte. Il passo verso un uso più personale e profano fu assai breve. Fu Cleopatra che per prima iniziò a cospargere il corpo di unguenti e balsami profumati. L’odore inebriante divenne così un potente strumento di seduzione.

Il profumo nelle Sacre Scritture

Il ruolo sacro dei profumi viene narrato anche nelle Sacre Scritture. Nel libro dell’Esodo si legge il passo in cui Dio ordinò a Mosè di costruire un altare e di offrirgli una composizione aromatica, a base di incenso e di balsami di storace, onice e galbano. Ulteriori testimonianze si hanno anche nel Vangelo. Come è ben noto, i tre Re Magi, giunti dall’Oriente a Gerusalemme per rendere omaggio al figlio di Dio, portarono con sè oro, incenso e mirra: tre doni dall’alto valore simbolico.

Per molto tempo, inoltre, l’incenso puro occupò un ruolo di rilievo, diventando anche più prezioso dell’oro, contribuendo a creare i regni arabi e a portare tanta prosperità alle città fenicie e greche.

L’arrivo dei profumi in Occidente

La miscelazione degli aromi arrivò in Occidente intorno al 1500 a.C. I Greci attribuirono dei poteri magici ai profumi, e per tale motivo erano presenti in tutti i passaggi della vita dell’uomo, dalla nascita fino alla morte. Perfetta sintesi tra mito e culto della bellezza, acquisirono un’importanza maggiore con il Trattato degli odori di Teofrasto, il prediletto di Aristotele. In questi stessi anni, alle fragranze vennero riconosciute delle virtù terapeutiche, ciò che oggi noi chiamiamo aromaterapia.

Col tempo, anche i Romani vennero contagiati da tali “frivolezze”. Gli unguenti e i balsami che inizialmente venivano preparati per i riti religiosi, vennero poi utilizzati a scopo personale o per la profumazione degli ambienti. Con la caduta dell’Impero Romano e con la diffusione del Cristianesimo, l’arte della profumeria conobbe un periodo oscuro.

Solo nel XIII secolo, in corrispondenza con la fine delle Crociate, il profumo tornò in Europa. La prima vera essenza moderna venne creata nel 1370 per volere della regina Elisabetta d’Ungheria, anche se la sapiente arte della miscelazione degli aromi si sviluppò nell’Italia Rinascimentale. Nel XVI secolo le ricette italiane arrivarono fino in Francia grazie al matrimonio tra Enrico II e Caterina de Medici, accompagnata dal profumiere personale Renè.

La Francia divenne tra i maggiori produttori di profumo. Tra il XVI e il XVII secolo, le essenze vennero impiegate ad uso personale, per nascondere gli odori di una scarsa igiene personale. Nel XIX secolo, in concomitanza con la rivoluzione industriale, nacque il primo profumo moderno della storica maison Guerlain che coniugava elementi naturali con prodotti di sintesi, lanciando così la profumeria come la intendiamo oggi.

Di FA