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La pubblicità non è più quella di una volta, proprio come il cinema e altre forme di comunicazione è evoluta: se in passato c’erano dei piccoli film a raccontare un prodotto, negli anni ’80 si è passati ad una comunicazione più aggressiva mentre ora sembra trionfare una impronta di storytelling dove il prodotto si avverte ma non è onnipresente facendo leva invece sulle emozioni. A svelarci tutto è Massimo Falsetta, regista pubblicitario che ci racconta come è cambiata la pubblicità e il modo di comunicare attraverso i video.

Cosa offre un regista pubblicitario

Un regista pubblicitario è un creativo che conosce anche buone basi del marketing; al cliente va ad offrire un piano dettagliato su come creare uno o più spot in modo da creare un fil rouge comunicativo mettendo al centro dell’attenzione il brand e il nuovo prodotto di lancio. Un regista pubblicitario è responsabile di trovare l’idea creativa e di realizzarla dopo aver parlato con il cliente e aver conosciuto il suo prodotto. Massimo Falsetta, regista pubblicitario e non solo, si è distinto per la creatività e per i numerosi lavori che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento per moltissime agenzie pubblicitarie.

Pubblicità per aziende, quanto è importante scegliere il regista giusto

Spot pubblicitari e fashion film sono una delle tendenze del momento nel settore pubblicitario; per questo motivo gli spot diventano veri e propri mini film, dei corti a puntate che le case di moda e non solo mandano in onda per incuriosire. Marketing, un buon testo e lo storytelling si uniscono per dare vita ad una sceneggiatura che possa trasformarsi in una campagna pubblicitaria efficace. Tra i migliori nel settore c’è Massimo Falsetta, un ottimo alleato conosciuto da molte agenzie pubblicitarie che si affidano a lui per dar vita a progetti efficaci e coinvolgenti. Il regista pubblicitario si occupa di tutte le fasi di produzione fino alla realizzazione.

Come è cambiato il modo di fare pubblicità

Tutto è in forte evoluzione e anche il mondo del marketing e della pubblicità non fanno eccezioni; prima di internet il mondo del marketing aveva una direzione precisa del tutto verticale. Poche parole e una struttura che dall’alto verso il basso doveva attirare il cliente. Prima del mondo digitale il pubblico subiva in modo passivo lo spot senza possibilità di rispondere o interagire tanto che veniva chiamato “marketing dell’interruzione”. Con l’arrivo dei social, di internet e di Google il modo di fare pubblicità è cambiato dando modo agli utenti di non essere più osservatori passivi ma di poterci interagire. Per questo motivo è stato introdotto il concetto di storytelling: non solo interazione ma emozione. Gli utenti hanno bisogno di essere stuzzicati, nutriti e coinvolti per poter acquistare. Non è più solo questione di colmare un vuoto o un bisogno ma andare ad offrire di più: una experience.

Massimo Falsetta: il regista che conquista il mondo della pubblicità

Regista di moda di talento, Massimo Falsetta sa farsi notare e diventa un punto di riferimento nel settore grazie a filmati della lunghezza da 1 a 15 minuti spesso mandati in onda in puntate. Classe 197 muove i primi passi nel cinema assistendo e affiancando registi del calibro di Tornatore. Tra i suoi primi lavori c’è la collaborazione come assistente di Giuseppe Tornatore nello spot Sicily di Dolce & Gabbana. Trasferito a Roma inizia il suo percorso nel cinema e raccoglie riconoscimenti e premi prestigiosi anno dopo anno. Culmine della sua carriera proprio il 2020 appena concluso che l’ha reso il regista più premiato dell’anno grazie al suo impegno costante nonostante l’anno di pandemia. I servizi offerti da Massimo Falsetta sono numerosi: non solo la realizzazione di film o corti ma anche spot affiancando nella realizzazione, produzione e post produzione le agenzie pubblicitarie.

Di Silvia