banner accademia polacca

L’acronimo CBD sta ad indicare il Cannadibiolo, un metabolita presente nella Cannabis sativa. È il secondo componente, dopo il THC, più abbondante nella canapa ed è un analgesico che può essere utilizzato per lenire il dolore di alcune malattie.
In questo articolo cercheremo di spiegare per cosa può essere utilizzato e quali effetti può avere sul nostro corpo.

Una varietà di cannabis: la Cannabis Sativa L.

Prima di entrare nel dettaglio riguardo il CBD e i suoi effetti è bene spiegare cosa è la Cannabis sativa L.

Questa varietà di canapa è utilizzata legalmente soprattutto per produzioni tessili, edili o per la produzione di carta. Inoltre, a seconda della varietà cui appartiene, nella cannabis sativa sono presenti anche sostanze stupefacenti in diverse percentuali. Dalla cannabis sativa è possibile quindi ricavare sostanze psicotrope come la marijuana (infiorescenze essiccate) e hashish (infiorescenze delle piante femmina).

I principi attivi della Cannabis: il THC e il CBD

I più importanti cannabinoidi presenti nella Cannabis sativa sono il THC e il CBD.

Il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) è la sostanza psicotropa maggiormente contenuta nei fiori della canapa.

Il THC è una sostanza che stimola il rilascio di dopamina nel sistema nervoso e può avere effetti psicoattivi che variano a seconda del soggetto. Può portare a stati di rilassamento, eccitazione o anche ansia, panico, euforia. Essendo il tetraidrocannabinolo una sostanza che agisce sui processi psichici, si parla di cannabis light e quindi legale in Italia quando, il THC contenuto in essa è presente in una percentuale compresa tra lo 0,2% e lo 0.6%. Questa limitazione è stata approvata dalla legge italiana numero 242 del dicembre 2016 che regola il commercio e l’utilizzo della marijuana.

Il Cannabidiolo (CBD) a differenza del THC non è una sostanza psicoattiva, non crea infatti alcuna assuefazione nel soggetto. A seguito di numerosi studi è stato scoperto che questa sostanza possiede notevoli capacità rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifiche. Viene infatti utilizzato, grazie alle sue numerose proprietà, soprattutto in ambito terapeutico. Alcuni farmaci sono composti da questa sostanza e possono essere prescritti dal proprio medico a seguito di alcune situazioni particolari e se i trattamenti sintomatici tradizionali non danno gli effetti desiderati.

Inoltre, il CBD riesce a potenziare gli effetti analgesici del THC riuscendo anche a ridurne i numerosi effetti collaterali.

Gli effetti del Cannabidiolo sull’uso terapeutico

Abbiamo visto che il CBD produce sul nostro corpo effetti rilassanti, antiossidanti, antinfiammatori oltre che favorire il sonno ed essere distensivo contro ansia e panico.

Il 9 novembre 2015 il ministero della Salute, tramite un decreto (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=4587&area=sostanzeStupefacenti&menu=organismo), ha regolamentato la produzione nazionale per le preparazioni farmaceutiche a base di cannabis specificando anche le patologie che possono richiedere la prescrizione e l’uso di cannabis terapeutica per curarne i sintomi. La cannabis ad uso terapeutico deve essere necessariamente prescritta dal proprio medico quando i classici trattamenti sintomatici non danno gli effetti desiderati.

Di seguito alcune delle patologie per cui è possibile richiedere un trattamento a base di cannabis terapeutica se non si riesce a ridurre il dolore e i sintomi con le terapie convenzionali:

  • sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, malattie reumatiche, neuropatie;
  • nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV;
  • anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici o affetti da AIDS;
  • sindrome di Gilles de la Tourette.

L’utilizzo di Olio CBD, ad esempio, può essere utile anche per migliorare sia i sintomi di ansia in individui con disturbi d’ansia sociale o anche per i sintomi del disturbo post-traumatico da stress.

Si può assumere attraverso due metodi: via orale o inalazione

La cannabis ad uso terapeutico viene prodotta esclusivamente nello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unico luogo ad oggi autorizzato in Italia, viene venduta nelle farmacie e può essere acquistata solo presentando una ricetta medica.