Al giorno d’oggi è possibile ottenere molto facilmente delle visure (o dei documenti) direttamente online, richiedendole comodamente da casa.
Ultimamente infatti, complice anche il periodo di pandemia, ci siamo dimenticati delle lunghe file agli sportelli degli uffici pubblici, dando il via ad un processo di accelerazione volto alla digitalizzazione e allo snellimento di tutto l’iter burocratico.
Inoltre, molti servizi come quelli della Camera di Commercio, possiedono dei registri pubblici a disposizione di tutti i cittadini, i quali conservano svariate informazioni utili in determinati contesti.
Tra i tanti, uno dei servizi camerali più richiesti è difatti la visura protesti; questa visura rappresenta un documento ufficiale, il quale viene rilasciato dalla banca dati della Camera di Commercio e contiene i dati relativi ai mancati pagamenti di alcuni titoli di credito, quali cambiali, vaglia o assegni bancari.
Ma a cosa serve una visura protesti e dove è possibile richiederla?
Una visura protesti rivela a tutti gli effetti il comportamento in qualità di pagatore della persona su cui effettuiamo la ricerca.
Tale comportamento è relazionato ad un arco di tempo pari agli ultimi 5 anni; difatti non è possibile analizzare dati antecedenti a quanto sopra.
Nelle visure protesti, sono presenti quindi i dati del soggetto, le tipologie di titolo (assegni, vaglia, cambiali e così via), l’importo del titolo protestato, la data di apertura e di scadenza, il luogo di apertura, il numero di repertorio, il motivo del mancato pagamento e la Camera di Commercio di competenza.
Dopo questa ampia premessa, vediamo più nel dettaglio però a cosa serve, quando è utile e dove richiedere una visura protesti online.
Questo importantissimo servizio camerale è utile in particolar modo per le banche che devono erogare un credito ma non solo.
Infatti, ogniqualvolta siamo intenzionati ad affittare un immobile ad un possibile inquilino, è senza ombra di dubbio appurare che lo stesso non sia stato protestato.
E’ inoltre possibile ampliare questo discorso a qualsiasi altro tipo di rapporto commerciale che può essere intrattenuto tra un fornitore ed un cliente.
Molte persone probabilmente sono del tutto all’oscuro dell’esistenza di una simile visura, la quale invece risulta essere di primaria importanza e può essere richiesta da chiunque ed in qualsiasi momento tramite svariati portali presenti online.
Uno di questi, sicuramente il punto di riferimento nell’ambito dei servizi al cittadino è sicuramente EasyVisure; questo portale permette infatti di consultare ed ottenere una vasta gamma di servizi direttamente estratti dalle Camere di Commercio e dal Registro delle Imprese, tra questi ricordiamo oltre alla visura protesti, anche la visura camerale, il bilancio aziendale di una società, fascicoli aziendali, visura amministratori, visura sede e unità locali, visura elenco soci azienda, atti camerali (tra cui l’atto costitutivo, fusioni e scissioni, nomine liquidatori, patti parasociali, procedure concorsuali, procure e tanto altro) e visure partecipazioni in società.
Differenza tra protestato e cattivo pagatore
C’è però una sostanziale differenza tra un protestato e un cattivo pagatore. Tornando alle visure protesti, il fatto che un individuo abbia avuto difficoltà economiche in passato, non preclude lo stesso dal poter essere al giorno d’oggi un buon pagatore o che non lo sia stato tempo addietro.
Infatti, prendendo in esame ciascuna situazione, si può venire a conoscenza delle motivazioni che hanno spinto tale persona a non poter saldare il dovuto, bollandola come una cattiva pagatrice da parte del Pubblico Ufficiale.
Volendo essere più precisi però, come accennato sopra, i protestati sono coloro i quali che nel corso degli ultimi 5 anni hanno ricevuto un protesto per il mancato pagamento di un titolo di credito e che vengono iscritti nel registro protesti delle Camere di Commercio.
I cattivi pagatori invece, sono quei soggetti che hanno avuto dei ritardi nella restituzione di una rata di un finanziamento o di un prestito; i cattivi pagatori sono iscritti infatti in sistemi di informazione creditizie, meglio conosciuti come CRIF.
In ultimo, è utile far menzione anche della visura protesti e pregiudizievoli, la quale contiene anche la presenza di fallimenti o pignoramenti provenienti da Tribunali o Conservatorie.
Cosa succede un volta effettuato un protesto
Se il protesto riguarda un assegno, non è prevista l’immediata cancellazione del protesto a seguito del pagamento; infatti il pagatore ha diritto alla riabilitazione solo dopo 1 anno dal giorno della levata (presentando apposita richiesta di riabilitazione), purché non abbia ricevuto ulteriori protesti.
Nel caso delle cambiali invece, il debitore può richiedere la cancellazione del protesto depositando una richiesta formale, purché abbia provveduto a saldare il pagamento di una cambiale tratta o di un vaglio cambiario.
In caso di rifiuto, l’interessato potrà ricorrere al giudice di pace del luogo di residenza.