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Come deve essere un portone industriale? Gli aspetti da tenere in considerazione sono numerosi, a iniziare dalla funzionalità che deve essere garantita; ma non si possono dimenticare efficienza energetica e sicurezza. Insomma, che si abbia a che fare con un portone scorrevole o con una serranda, ogni portone per i varchi deve essere progettato e strutturato in modo tale da adeguarsi alla struttura logistica di cui fa parte. Ciò riguarda tanto i varchi interni quanto quelli esterni: ed è per questo motivo che la tipologia di impiego delle chiusure deve essere ben presente a chi si occupa della loro progettazione.

La sicurezza dei portoni industriali

Navigando sul sito Trivellatosrl.it, si può esplorare il catalogo di un’azienda che è un importante punto di riferimento in questo settore. Tutti i portoni proposti alla clientela sono in linea con le prescrizioni contenute nella normativa europea EN 13241-1, attraverso la quale sono regolamentate sia le chiusure manuale che quelle automatizzate impiegate in ambito pubblico, in campo commerciale o nel settore privato. La normativa in questione riguarda i requisiti di sicurezza e prestazionali dei prodotti, imponendo l’arresto automatico dei portoni nel caso in cui si trovino al di sopra di oggetti o persone. Inoltre, è richiesto che al momento del contatto la forza risulti limitata, anche se è sempre preferibile che il contatto non ci sia e che, quindi, i portoni eseguano inversioni di marcia. La presenza della marcatura CE è indispensabile per verificare l’affidabilità delle chiusure che si è intenzionati ad acquistare.

Quali esigenze dovranno essere soddisfatte?

Perché un portone industriale si dimostri funzionale ed efficiente in relazione al campo di impiego in cui viene adoperato, è essenziale che esso riesca a soddisfare le esigenze per cui è stato scelto. Al di là dei requisiti che sono indicati dalle norme, quindi, è importante conoscere alla perfezione il settore nel quale si opera, anche per non essere impreparati su temi come l’efficienza energetica. Il comfort non deve mai passare in secondo piano, e questo vuol dire anche focalizzarsi sulle frequenze di apertura.

L’efficienza energetica

Ma che cosa c’entra l’efficienza energetica con i portoni industriali? Il riferimento è alle necessità di una coibentazione termica ottimale, che non serve solo a garantire un ambiente di lavoro confortevole, ma è indispensabile anche per avere a che fare con bollette poco salate. L’energia da riscaldamento, d’altra parte, è caratterizzata da prezzi sempre più elevati, e a rendere il contesto ancora più impegnativo contribuiscono le disposizioni del regolamento sul risparmio energetico. I portoni che sono collocati sulle facciate esterne, di conseguenza, non possono prescindere da una coibentazione adeguata, tale da evitare la dispersione del calore.

Come scegliere i portoni industriali

Per individuare il portone industriale più adatto alle necessità dell’ambiente di lavoro in cui si opera è bene tenere conto di caratteristiche funzionali che sono destinate a cambiare a seconda dell’utilizzo. Si pensi, per esempio, a quelle imprese che sono attive nel settore logistico e che, di conseguenza, prevedono ogni giorno un numero elevato di cicli di apertura. In tal caso c’è bisogno di prodotti che assicurino prestazioni ottimali da questo punto di vista. Non in tutti i settori, però, sono così frequenti le aperture dei portoni: in tali circostanze non c’è niente di meglio di una chiusura con portina pedonale che consenta il transito del personale senza imporre ogni volta l’apertura di tutto il portone. La gamma di soluzioni che possono essere scelte è molto ampia: i portoni con impacchettamento a libro e quelli scorrevoli sono solo due esempi tra i tanti, ma meritano di essere menzionati anche i portoni a scorrimento rapido, le serrande avvolgibili e i portoni sezionali industriali.