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Videogiochi

0Parlare di micro-transazioni nei videogiochi è sempre rischioso. Questo si presenta infatti come un argomento molto controverso. Da un lato si propende a puntare il dito contro gli sviluppatori dei videogames per il modo lecito ma non troppo corretto di guadagnare, dall’altro si parla di ingenuità oppure leggerezza del giocatore che è disposto a spendere soldi (delle volte molti soldi) per acquistare aggiunte non particolarmente significative.

Le micro-transazioni nei videogiochi: cosa sono?

Ma cosa sono queste micro-transazioni? Le micro-transazioni sono acquisti che vengono effettuati all’interno di un videogioco. Questi acquisti riguardano decorazioni, oggetti, personaggi aggiuntivi, guadagno di tempo nello svolgere determinate missioni. Fondamentalmente tutte cose alle quali in fin dei conti è possibile rinunciare senza perdere la qualità e la giocabilità del gioco in questione.

Le micro-transazioni sono nate all’interno di videogames free-to-play, ossia giochi gratuiti, ma negli ultimi tempi si trovano sempre più spesso anche nei videogiochi a pagamento, rappresentando un costo aggiuntivo a quello del valore d’acquisto del gioco stesso.

Le micro-transazioni nei videogiochi: a cosa servono?

Perché nei videogiochi sono presenti questi possibili acquisti? A cosa servono le micro-transazioni? È facile giungere alla conclusione che fondamentalmente servano per un guadagno degli sviluppatori. Come dicevamo, le micro-transazioni sono nate nei giochi gratuiti. Queste risultano essere l’unica fonte di compenso per i creatori. Preferiscono rendere disponibile liberamente la loro creazione, puntando sugli acquisti in-game piuttosto che stabilire un prezzo d’acquisto iniziale. Molte volte i giocatori, comprando gli elementi aggiuntivi, spendono più di quanto avrebbero fatto se il videogioco avesse avuto un costo di base. Questo è stimolato dalle cifre spesso irrisorie del singolo acquisto (anche meno di un euro), che porta ad effettuarne molti e versare una bella quantità di denaro.

Le micro-transazioni nei videogiochi: come non spendere troppo?

Appare evidente quindi le micro-transazioni siano un meccanismo per sfruttare la teorica ingenuità del fruitore, che stimolato dalle aggiunte al suo gioco preferito, cominci a fare acquisti in maniera spasmodica. Come fare allora a limitarsi?

Non esiste una vera ricetta. Possono essere dati suggerimenti per tentare di stare più attenti.

  • Cercare di utilizzare una carta prepagata piuttosto la carta di credito: ricaricare esclusivamente il credito necessario per un singolo acquisto ci porterà ad evitare di spendere tanto senza nemmeno rendercene conto
  • Comprare i pacchetti o i codici per le aggiunte e le estensioni direttamente in un negozio fisico invece che farlo on-line: si evita così da principio di acquistare in-game e si annulla il pericolo di effettuare acquisti spasmodici
  • Se a compiere le micro-transazioni siano i bambini, sarebbe opportuno attivare il parental control: i genitori saranno sempre avvertiti quando i piccoli tenteranno di comprare