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Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom del fantacalcio, un gioco che ormai può vantare un grandissimo seguito di appassionati che si fanno chiamare fantallenatori. Un gioco che, nonostante la recente esplosione, esiste in realtà da molti anni. Vediamo insieme quelli che son i cenni storici di questo fantasport sul calcio.

Innanzitutto per definizione il fantacalcio consiste nella gestione di una o più squadre virtuali, formate da calciatori reali che vengono scelti tra quelli presenti in un determinato torneo nazionale o europeo. In Italia il numero di coloro che giocano al fantacalcio è di circa 6 milioni di persone.

Fantacalcio: cenni storici

L’inventore del fantacalcio è Riccardo Albini che lo pubblicò per la prima volta in Italia nel 1990. Alla versione definitiva lavorarono anche Alberto Rossetti e Diego Antonelli. Dall’estate del 1994 la Gazzetta dello Sport diede molta popolarità a gioco che, a partire d proprio da quell’anno, iniziò ad ospitare sulle proprie pagine le valutazioni dei giocatori per calcolare i punteggi a fine giornata. Un successo dimostrato dalle 100000 adesioni a fronte delle 70000 inizialmente pronosticate. Leggi di più su calciomercatolive.net

Regole e scopo del gioco

Per quanto riguarda il fantacalcio italiano esistono cinque varianti: con classifica a somma di voci, “tutti contro tutti”, classifica con scontri diretti, ad eliminazione diretta, a gironi e in stile Formula 1.
L’obiettivo è quello di condurre una fantasquadra, composta da giocatori realmente esistenti all’interno delle rose del campionato italiano, fino alla vittoria della Lega a cui la nostra squadra è iscritta.

La lega è costituita generalmente da un numero di squadre che possono variare dalle 4 alle 10 persone (anche se possono arrivare anche ad un numero più alto di partecipanti). L’esito degli incontri è stabilita da quelli che sono i punteggi accumulati dai giocatori schierati durante la giornata di fantacalcio, motivo per cui è fondamentale giocare sempre in 11 controllando anche quelle che sono le probabili formazioni delle gare di Serie A. 

Ogni partecipante cura sia la fase di acquisizione dei giocatori e di composizione della rosa, che quella di allenatore decidendo chi schierare nell’undici titolare e in panchina. La rosa è, nella maggior parte dei casi, composta da 25 elementi divisi in questa maniera:

  • 3 portieri,
  • 8 difensori,
  • 8 centrocampisti,
  • 6 attaccanti.

Le gare vengono giocate dalla propria fantasquadra che può essere schierata con uno dei moduli consentiti dalla propria lega d’appartenenza, che ricalcano i moduli generalmente utilizzati nel calcio. Se si prevede un torneo basato sulla classifica figlia degli scontri diretti, tutte le squadre della lega si affronteranno in una serie di partite il cui esito è deciso da quelle che sono le valutazioni dei singoli giocatori. Sono diverse e tipologie di voti che si possono decidere di adottare, da quello statistico a quello dato dalle testate giornalistiche come Gazzetta dello Sport e Sky ad esempio.

A quelle che sono le valutazioni che i giocatori hanno collezionato nel corso delle loro partite, bisogna aggiungere o sottrarre i vari “bonus” e “malus”:

+3 punti per ogni gol segnato
+3 punti per ogni rigore parato (portiere)
+2 punti per ogni rigore segnato[18]
+1 punto per ogni assist effettuato
-0,5 punti per ogni ammonizione
+1 portiere imbattuto
-1 punto per ogni gol subito dal portiere
-1 punto per ogni espulsione
-2 punti per ogni autorete
-3 punti per un rigore sbagliato

La tabella di conversione in gol dei punteggi ottenuti dalla somma di voti e bonus/malus è storicamente la seguente:
Meno di 66 punti: 0 gol
Da 66 a 71.5 punti: 1 gol
Da 72 a 77.5 punti: 2 gol
Da 78 a 83.5 punti: 3 gol
Da 84 a 89.5 punti: 4 gol
Da 90 a 95.5 punti: 5 gol
Da 96 a 101.5 punti: 6 gol
E così via ogni 6 punti un gol.

Di Silvia