banner accademia polacca

Spesso fra le persone si sente parlare di fastidi o bruciori di stomaco, associando questi sintomi magari ad una cena troppo sostanziosa oppure a qualche piccolo eccesso, sottovalutando magari che dietro a tutti questi disturbi potrebbe esserci invece la gastrite.

Essa può essere sicuramente un problema soltanto occasionale, ma alcune volte – se i sintomi persistono – può addirittura trasformarsi in cronica, provocando dei danni all’organismo piuttosto seri.

Cos’è la gastrite?

La gastrite è praticamente un’infiammazione della mucosa gastrica che riveste le pareti del nostro stomaco, la quale pur essendo per natura abituata ad essere a contatto con gli acidi gastrici in particolari momenti o situazioni può irritarsi al punto tale da infiammarsi e a dar luogo a tutta una serie di sintomatologie piuttosto insopportabili.

Quando il malessere gastrico appare improvvisamente in modo intenso ma limitato nel tempo si parla di gastrite acuta, al contrario se i disturbi si manifestano gradualmente e in modo più pacato si è difronte ad una gastrite cronica.

Quali sono esattamente i sintomi della gastrite?

I sintomi caratteristici che possono farci pensare di essere in presenza di gastrite sono solitamente il famoso bruciore di stomaco, il dolore o i crampi addominali (che migliorano o peggiorano mentre si mangia, a seconda dei cibi che vengono ingeriti), la nausea, il vomito, l’inappetenza, la dispepsia. Quelli meno comuni, ma non per questo infrequenti, sono poi l’alitosi, il meteorismo e la sensazione di pienezza addominale. Raramente si può manifestare un’anemia procurata dal mancato assorbimento di vitamina B12.

Tuttavia, capita anche che la gastrite sia presente all’interno del nostro organismo ma in modo del tutto asintomatico. In questo caso il soggetto colpito non rileva dei segnali precisi di questa infiammazione, ma sente soltanto qualche vago e latente fastidio. Se pur sicuramente si tratti in questo caso di un problema di entità veramente minore, il non rendersi conto di esserne soggetti potrebbe comportare un peggioramento del suo stato dato che non ci si sottoporrà ad alcun trattamento terapeutico.

Cosa può provocare la gastrite?

Le cause della gastrite possono essere davvero numerose ed anche molto differenti fra loro a tal punto che a volte si fa fatica ad individuare quelle realmente e direttamente responsabili di questa infiammazione.

L’indebolimento e l’infiammazione della mucosa gastrica possono essere causati da:

  • Un’alimentazione scorretta
  • Un uso eccessivo di alcool e fumo
  • Un abuso nell’assunzione di farmaci o un uso regolare di antidolorifici
  • Reflusso
  • Un’infezione batterica (la più diffusa da Helicobacter Pylori)
  • Stress
  • Disturbi psicosomatici
  • Allergie alimentari
  • Insufficienza renale
  • Morbo di Chron
  • Malattie autoimmuni

Diagnosi e trattamento della gastrite

Se si sospetta di poter avere una gastrite la cosa da fare immediatamente è quella di rivolgersi al proprio medico e di sottoporsi a degli specifici esami di laboratorio. Quando rimane il dubbio oppure se i sintomi non scompaiono dopo aver provato i primi rimedi per la gastrite, gli ulteriori controlli da fare sono le analisi delle feci, il test per rilevare la presenza di Helicobacter Pylori, gli esami del sangue, la gastroscopia o addirittura la biopsia gastrica, la radiografia del sistema digestivo superiore.

Una volta accertata la gastrite, in base alla sua entità, viene trattata con dei farmaci gastroprotettori e/o inibitori della pompa cronica o associando a questi anche degli antibiotici. È chiaro che in presenza di gastrite il proprio regime alimentare va tenuto sotto controllo e modificato nelle cattive abitudini: no all’alcool e al fumo, stop ai cibi piccanti o a quelli particolarmente salati e alle spezie, evitare i fritti, il cioccolato e i frutti e le verdure acidule (pomodori, mandarini, arance, limoni, ecc.).