banner accademia polacca

Viviamo in una società in cui l’apparire conta spesso molto di più dell’essere.

Questo è un dato di fatto ed è sotto gli occhi di chiunque abbia un minimo di attenzione per il mondo che lo circonda.

Veniamo bombardati da continui messaggi che ci impongono quasi inconsapevolmente dei modelli estetici da seguire, che purtroppo a volte diventano delle vere e proprie ossessioni.

Ecco che l’avere un fisico magro ed asciutto come una modella da copertina è un must e per raggiungere l’obiettivo tutto diventa lecito.

Disturbi alimentari

In questo contesto assumono sempre più rilevanza i disturbi alimentari che se trascurati, si trasformano ben presto in patologie molto serie con gravi conseguenze. L’anoressia e la bulimia nervosa sono i due disturbi alimentari più diffusi, soprattutto tra i giovani e colpiscono con una percentuale maggiore il mondo femminile.

Anoressia

Rappresenta il disturbo alimentare più noto. Viene anche definita malattia trasversale, trattandosi un disagio psichico che deriva da diversi problemi. Spesso si tratta di un senso di inadeguatezza, altre volte è legata a disturbi della personalità e spesso a gravi problemi familiari o situazioni molto stressanti.
Fatto sta che chi soffre di anoressia perde progressivamente appetito e vive il rapporto con il cibo in maniera estremamente conflittuale. Un’alimentazione sempre più scarsa di nutrienti fino ad arrivare a veri e propri digiuni, porta estreme conseguenza all’organismo, non solo in termini di perdita di peso, ma a livello di salute generale.

Bulimia

È l’altro disturbo del comportamento alimentare che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile e donne di età compresa tra i 16 e i 40 anni. A differenza dell’anoressia, in questo caso la persona si rende responsabile di vere e proprie abbuffate di cibo seguite inevitabilmente da grandi sensi di colpa; questo porta ad attuare una serie di comportamenti per cercare di eliminare il grosso apporto calorico appena ingerito.
Tra i comportamenti più comuni ci sono: il vomito autoindotto, l’uso massiccio di lassativi, il seguire una dieta molto restrittiva e sottoporsi ad esercizio fisico estenuante.

Come combatterli

Approcciare questi disturbi non è affatto facile. Chi ne soffre difficilmente cerca aiuto, non rendendosi conto dei suoi comportamenti e di avere un problema. Spetta a chi vive a contatto accorgersi della situazione e cercare aiuto. L’unico modo per trovare una soluzione è rivolgersi a medici estremamente competenti con anni di esperienza sulle spalle nella cura di questi disturbi. In rete si possono trovare molti professionisti con siti dedicati, dove aver ulteriori informazioni e contattare il medico per un consulto. Una di queste possibilità è rappresentata dallo psicologo Formigine rossifederica.it. È possibile avvalersi della conoscenza e dell’esperienza di una psicoterapeuta cognitivo comportamentale, che saprà senza dubbio dare da subito un sostegno psicologico al paziente che soffre di questi gravi disturbi.
La cosa importante è non sottovalutare gli eventuali sintomi e intervenire il prima possibile.