banner accademia polacca
illuminazione casa

La situazione degli affitti a Milano è meno rosea di quel che il post-Expo lasciava intendere. I numeri in proposito sono impietosi, non tanto per i prezzi alle stelle, quanto per i ben 70mila alloggi sfitti: un vero e proprio incubo che cozza con l’immagine di una metropoli internazionale e di una città giovane. Il capoluogo meneghino si rivela, invece, anziano, almeno se si tratta di garantire un’abitazione per un periodo limitato. E se è vero che la domanda è in crescita, è altrettanto vero che purtroppo l’offerta non riesce ad adeguarsi, complici proprietari che nella maggior parte dei casi decidono di orientarsi sulle vendite, che però non assicurano l’interesse auspicato.

Alla ricerca del balcone

Che si parli di appartamenti di lusso in affitto o di case tradizionali, il vero oggetto del desiderio a Milano sembra essere il balcone, a suo modo diventato un emblema del mercato immobiliare del capoluogo lombardo. La Milano che fino a qualche mese fa pretendeva di essere scelta per l’Ema appare retrograda e non in grado di assecondare una domanda di locazione che aumenta sempre di più. La vendita non sembra interessare più di tanto, e le ragioni non sono solo di carattere economico. Il mercato della locazione fino a pochi anni fa era governato dalla necessità, nel senso che a scegliere gli affitti erano, nella quasi totalità dei casi, i giovani che avevano appena trovato un impiego, gli studenti universitari e le famiglie che non avevano le possibilità economiche di acquistare una casa. A partire dagli ultimi cinque anni in poi, però, la location non è più solo la conseguenza di un’esigenza, ma è sempre più spesso una scelta, che è correlata con gli stili di vita che si adottano o con la mobilità. In altre parole non esiste più l’ansia di acquistare un’abitazione, e ci si può accontentare di appartamenti di lusso in affitto. L’acquisto non è più uno status symbol, né un sinonimo di successo.

Inversione di tendenza

Che fare, quindi? Per avere un’idea delle proposte in cui si può imbattere a Milano la pagina web https://www.italy-sothebysrealty.com/it/milano.aspx è un apprezzabile punto di riferimento che vale la pena di tenere in considerazione. Quel che è certo è che negli ultimi anni si è assistito a una netta inversione di tendenza in virtù della quale non si avverte più il bisogno di comprare casa. Non è una questione di soldi, ma sono altri i fattori intervenuti: l’opportunità di trasferirsi tra le città per il lavoro mobile, per esempio, è una delle variabili che inducono a ritenere che all’ombra della Madonnina nei prossimi anni la domanda di locazioni aumenterà ancora di più, sulla scia della sharing economy per cui non esiste più la priorità del possesso.

Le conseguenze

Una evidente dimostrazione di tale situazione può essere individuata nel fatto che diverse grandi aziende che hanno sede nel capoluogo lombardo mettono a disposizione dei top manager, tra i benefit che vengono previsti nei contratti di lavoro, proprio gli appartamenti in affitto. Nel quartiere CityLife, per esempio, è stata messa in affitto una torre che include 60 appartamenti distribuiti su 20 piani.

Le richieste di affitto, a dir la verità, hanno conosciuto un significativo incremento su tutto il territorio nazionale, anche se il dato più rilevante da questo punto di vista è proprio quello di Milano, con una crescita di oltre il 3%. Non solo: le ricerche per un appartamento da comprare sono la metà di quelle per un appartamento da affittare. In Italia, la prima casa è posseduta dall’81% della popolazione; in Germania solo dal 36%. La situazione si evolverà anche da noi?